CONTRADA PORTA BENEVENTANA che si fregia del nome di Porta Beneventana prende il nome dall’antica strada che conduceva nella città di Benevento, scomparsa da moltissimi secoli. Benevento e Salerno sono state due località importanti per la storia del meridione d’Italia, entrambe potenti principati nei secoli passati, hanno conosciuto periodi di grande splendore politico che si è irradiato anche in Avellino, la cui giurisdizione era posta sotto il Principato di Benevento. Le vie di comunicazione sono stati punti molti importanti per la vita delle comunità urbane, le quali avevano bisogno di frequenti scambi non solo commerciali, ma anche politici e sociali. Sull'altura del rione Terra, il circuito della "Civitas Abellini" longobarda si snodava attorno all'originaria Cattedrale, all’Episcopio (divenuto poi Seminario, distrutto dal terremoto 1980, sul cui sito vennero rinvenuti antichi ruderi), e comprendeva la Chiesa di S. Lorenzo, la Porta Beneventana, la Torre dell’Orologio, nei cui pressi vi era la Porta di S. Antonino, la Chiesa di S. Andrea, la Postierla, la chiesa di S. Nicolò dei Greci e le altre emergenze di Via Tofara. Nella Contrada di Porta Beneventana oggi figurano anche la frazione Valle, il Rione Aversa e la zona Cavour-Baccanico, popolosi rioni cittadini. La frazione Valle,importante centro storico, appartenente prima al Comune di Mercogliano, dal 1853 fu aggregata al Comune di Avellino, del quale ne fa parte integrale, grazie anche al suo considerevole passato, la cui principale memoria storica è ravvisabile nella storica chiesa di S. Maria Assunta in cielo.La frazione Valle, inoltre, è stata la culla di numerose e cospicue famiglie di studiosi ed eminenti figure della cultura e della scienza che hanno dato lustro e sommo decoro al suolo natio.