Storia del Palio della Botte
Il Palio della Botte è una competizione che si svolge il 12 agosto tra le sette contrade della città di Avellino. In realtà i giorni della festa sarebbero due in quanto l'11 agosto, giorno prima della gara, si svolge dal 2003 il Palio dei bambini.
Cenni Storici
Questa tradizione nacque sul finire del XVI secolo, per celebrare la presa della città da parte della signoria dei Caracciolo. Riportato in auge nel 1998 da don Emilio Carbone, parroco della Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli, il Palio della botte affonda le sue radici storiche nella seconda metà del Cinquecento. Si narra che proprio in questo periodo venne disputata la prima "gara della botte" per salutare l'avvento della famiglia Caracciolo in città e il contemporaneo ritrovamento in contrada Tuoppolo di un affresco raffigurante la Madonna di Costantinopoli. La natura stessa della manifestazione, che vedeva protagonisti i ceti più umili della popolazione avellinese, fa sì che molte notizie in merito alla gara non abbiano una documentazione certa; la maggior parte dei cenni storici, infatti, sono affidati all'oralità. È molto probabile che il Palio non venisse svolto tutti gli anni come adesso, ma solo saltuariamente. Il percorso di gara, tuttavia, stando alla documentazione, era molto simile a quello odierno: la partenza era situata vicino alla Chiesa di Monserrato (nei pressi del Casino del Principe), mentre la fontana di Bellerofonte rappresentava il punto d'arrivo dopo la salita di via Costantinopoli (oggi Corso Umberto I).
La Sfilata
Alle ore 19 del 12 agosto, per le strade del centro storico ha inizio la sfilata della "Corte", abbigliata con sfarzosi abiti medievali, cuciti a mano seguendo il modello delle migliori sartorie teatrali toscane. Oltre alla Corte, alla sfilata prendono parte la carrozza del "Principe Caracciolo" e, a seguire, il "Carro con il tesoro", simbolo del Monte di pietà che anticamente forniva la dote alle ragazze meno abbienti della città. Chiudono il corteo cinquanta sbandieratori e cavalieri toscani oltre ai Trombonieri di Cava de' Tirreni. Tutti i figuranti, dopo aver sfilato per il centro storico, si recano al Duomo per omaggiare la Madonna Assunta con una corona di fiori. In seguito la rappresentanza in costume prende posto davanti la Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli in attesa che il Principe legga il bando d'inizio del Palio.
La Gara
Alle 21:00, dopo la lettura del bando da parte del Principe Caracciolo, ha inizio il Palio vero e proprio. Prima viene disputata la finale del Palio dei Bambini, le cui selezioni avvengono il giorno prima ,poi si effettuano le selezioni delle due contrade che con i due tempi migliori di sfideranno nella finale. Tutte le contrade, partendo dalla Chiesa di Monserrato, si sfidano facendo rotolare con una spranga ricurva una botte di circa due quintali, spingendola lungo Corso Umberto I. Il percorso, lungo circa 450 metri è tutto in salita, cosicché per i contradaioli diventa un'impresa piuttosto ardua riuscire a far avanzare le botti sull'acciottolato senza che queste cambino continuamente direzione. La vittoria del Palio viene assegnata al rione che avrà raggiunto nel minor tempo la fontana di Bellerofonte.
Le Contrade Partecipanti
- Bellezze (Bellizzi Irpino)
- Parco del Principe (Rione Parco, Contrada Archi, Tuoro Cappuccini)
- Porta Beneventana (Rione Aversa, Valle, Contrada Baccanico)
- Porta Napoli (Corso Vittorio Emanuele, Viale Italia, Contrada Bagnoli)
- Porta Puglia (via Francesco Tedesco, Borgo Ferrovia)
- Terra (Duomo, Via Nappi, Piazza Libertà)
- Tuoppolo (Rione San Tommaso e Rione Mazzini)